Corso di Stampa 3D: 4 – Slicing e Preparazione della Stampa

4 – Slicing e Preparazione della Stampa

1. Cos’è uno slicer

Uno slicer è un software che trasforma un modello 3D (STL/OBJ) in istruzioni leggibili dalla stampante 3D, ossia il G-code, che indica:

  • Percorso dell’estrusore (movimenti X/Y/Z)

  • Velocità di estrusione

  • Temperatura estrusore e piano

  • Quantità di materiale per ogni layer

Software più diffusi

Software Caratteristiche principali Livello
Cura (Ultimaker) Interfaccia user-friendly, molte impostazioni avanzate Principiante → Avanzato
PrusaSlicer Ottimizzato per stampanti Prusa, supporto generazione supporti avanzati Intermedio
Simplify3D Controllo completo del percorso, multi-processo Avanzato

2. Parametri di stampa principali

2.1 Altezza layer (Layer Height)

  • Indica lo spessore di ogni strato stampato.

  • Effetto: layer sottili → maggiore dettaglio ma tempi più lunghi; layer spessi → stampa più veloce ma dettaglio ridotto.

  • Formula tempo stampa approssimativo:

t=VAvt = \frac{V}{A \cdot v}

dove:

  • t= tempo stampa (s)

  • VV

    = volume oggetto (mm³)

  • AA

    = area sezione estrusore per layer (mm²) = larghezza estrusore 
    ×\times
    altezza layer

  • vv

    = velocità estrusione (mm³/s)

Esempio: cubo 50x50x50 mm, estrusore 0,4 mm, layer 0,2 mm, velocità estrusione 
v=10mm3/sv = 10 mm³/s
:

V=125000mm3,A=0,40,2=0,08mm2V = 125000 mm³, \quad A = 0,4 \cdot 0,2 = 0,08 mm² t=1250000,0810=156250s43,4 ore(approssimativo)t = \frac{125000}{0,08 \cdot 10} = 156250 s \approx 43,4 \text{ ore} \quad (\text{approssimativo})

→ Evidenzia importanza ottimizzazione layer/velocità.

2.2 Infill (% riempimento)

  • Percentuale di materiale all’interno dell’oggetto.

  • 0–100%: 0 → vuoto, 100 → pieno.

  • Effetto: più infill → maggiore resistenza e peso, tempi più lunghi.

Esempio: cubo 50x50x50 mm, densità 20% → volume materiale effettivo:

Vmateriale=V0,2=1250000,2=25000mm3V_{materiale} = V \cdot 0,2 = 125000 \cdot 0,2 = 25000 mm³

2.3 Velocità di stampa

  • Determina il tempo e la qualità superficiale.

  • Tipica: 40–100 mm/s per FDM; più lenta per SLA/DLP.

Nota tecnica: velocità troppo alta → rischi di scollamento layer; troppo lenta → tempi eccessivi.

2.4 Temperature

  • Estrusore 
    TextrT_{extr}
    e piano riscaldato 
    TbedT_{bed}
    .

  • PLA:
    Textr=200220°C,Tbed=5060°CT_{extr} = 200–220 °C, T_{bed} = 50–60 °C

  • ABS:
    Textr=230250°C,Tbed=90110°CT_{extr} = 230–250 °C, T_{bed} = 90–110 °C

3. Generazione del G-code

  • Lo slicer converte il modello in istruzioni di movimento, velocità e temperatura.

  • Contiene comandi come:

G1 X50 Y50 Z0.2 F1500 ; sposta estrusore a X50 Y50 Z0.2 a velocità 1500 mm/min
M104 S210 ; imposta temperatura estrusore a 210 °C
G92 E0 ; azzera contatore estrusore
  • Ogni layer e percorso di riempimento è codificato.

  • È possibile simulare la stampa direttamente nello slicer per evitare errori.

4. Attività pratica

  1. Importare un modello STL/OBJ nello slicer (Cura o PrusaSlicer).

  2. Impostare parametri di stampa:

    • Layer 0,2 mm

    • Infill 20%

    • Velocità 60 mm/s

    • Temperatura estrusore 210 °C, piano 60 °C

  3. Simulare percorso estrusore: verifica presenza supporti, corretto riempimento, orientamento ottimale.

  4. Generare G-code e analizzare alcune righe per capire il percorso macchina.

5. Esempi svolti

Esempio 1: cubo 30x30x30 mm, estrusore 0,4 mm, layer 0,2 mm, infill 20%

  • Volume oggetto: 
    V=303=27000mm3V = 30^3 = 27000 mm³

  • Volume materiale effettivo: 
    Veff=270000,2=5400mm3V_{eff} = 27000 \cdot 0,2 = 5400 mm³

  • Area sezione estrusore 
    A=0,40,2=0,08mm2A = 0,4 \cdot 0,2 = 0,08 mm²

  • Tempo stimato:

t=54000,0810=6750s1,88 oret = \frac{5400}{0,08 \cdot 10} = 6750 s \approx 1,88 \text{ ore}

Esempio 2: cilindro con diametro 20 mm, altezza 50 mm, infill 50%

  • Volume cilindro: 
    V=πr2h=3,14161025015708mm3V = \pi r^2 h = 3,1416 \cdot 10^2 \cdot 50 \approx 15708 mm³

  • Materiale effettivo: 
    Veff=157080,5=7854mm3V_{eff} = 15708 \cdot 0,5 = 7854 mm³

6. Considerazioni tecniche

  • Layer più sottili → maggiore dettaglio

  • Infill ottimale → equilibrio tra resistenza e materiale

  • Velocità → compromesso tra qualità e tempo

  • Temperatura → materiale correttamente fuso e adesione al piano

  • Orientamento modello → riduce supporti e migliora resistenza strutturale


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