Corso di Stampa 3D: 8 Stampa con Polveri (SLS, Binder Jetting, MJF)

8 – Stampa con Polveri (SLS, Binder Jetting, MJF)

Questa famiglia di tecnologie rappresenta un vero salto qualitativo rispetto alle tecniche a filamento o resina. Il motivo?

  • Non servono supporti → la polvere stessa funge da sostegno.

  • Si possono ottenere geometrie complesse (canali interni, reticoli, parti mobili).

  • Le proprietà meccaniche sono eccellenti, spesso superiori alle FDM.


a) SLS – Sinterizzazione Laser Selettiva

Materiali

  • Polimeri: PA11, PA12 (nylon), TPU (elastomeri), compositi caricati con fibre di vetro o carbonio.

Processo

  1. Uno strato sottile di polvere (tipicamente 0,1 mm) viene steso sul piano.

  2. Un laser CO₂ fonde selettivamente le particelle secondo la sezione CAD.

  3. Nuovo strato → ripetizione fino al completamento del pezzo.

  4. Rimozione del pezzo dal letto di polvere, sabbiatura o lucidatura.

Principio energetico

Per la fusione serve energia:

E=PtE = P \cdot t

dove:

  • PP = potenza laser (W),

  • tt = tempo di esposizione (s).

👉 Se E>EfusioneE > E_{fusione} del materiale, la polvere sinterizza correttamente.

Vantaggi

  • Resistenza meccanica elevata, vicina a quella dei pezzi stampati a iniezione.

  • Libertà geometrica assoluta.

  • Nessun supporto.

Applicazioni

  • Ingranaggi, cerniere, parti funzionali.

  • Protesi medicali personalizzate.

  • Componenti aerospaziali leggeri e resistenti.


b) Binder Jetting

Materiali

  • Metalli (acciaio, rame, titanio).

  • Sabbia (per stampi di fonderia).

  • Ceramiche.

Processo

  1. Un rullo stende la polvere sul piano.

  2. Un getto di testine inkjet deposita collante liquido nelle aree desiderate.

  3. Il pezzo “verde” (debole) viene sinterizzato o infiltrato in forno → aumento resistenza.

Principio volumetrico

La densità relativa prima della sinterizzazione è:

ρverde=MV\rho_{verde} = \frac{M}{V}

dopo il trattamento termico, con riduzione di volume ΔVΔV:

ρfinale=MVΔV\rho_{finale} = \frac{M}{V - ΔV}

👉 questo spiega il tipico ritiro del 15–20%.

Vantaggi

  • Velocità altissima (stampa a “righe” invece che punto-punto come nel laser).

  • Possibilità di grandi lotti in parallelo.

  • Materiali metallici complessi.

Applicazioni

  • Componenti metallici per automotive e meccanica.

  • Stampi in sabbia per fonderia.

  • Modelli architettonici o prototipi ceramici.


c) HP Multi Jet Fusion (MJF)

Materiali

  • Nylon PA11, PA12.

  • TPU.

Processo

  1. Polvere stesa sul piano (come in SLS).

  2. Testine inkjet depositano agente di fusione nelle aree utili e agente di raffreddamento nelle zone da non fondere.

  3. Una lampada IR fonde simultaneamente l’intera area → altissima produttività.

Principio termico

L’agente abbassa la temperatura di fusione locale:

Tfusioneeff=TfusioneΔTT_{fusione}^{eff} = T_{fusione} - ΔT

👉 questo consente fusione rapida e uniforme.

Vantaggi

  • Superfici più lisce e più isotrope rispetto a SLS.

  • Tempi di stampa molto ridotti.

  • Ideale per piccole serie industriali.

Applicazioni

  • Componenti automotive in serie (clip, connettori).

  • Custodie elettroniche.

  • Parti funzionali leggere e robuste.


Attività pratica (120 min)

Obiettivo: progettare e stampare (in simulazione) un ingranaggio cavo ottimizzato.

  1. Modellazione CAD: ingranaggio Ø 40 mm, spessore 10 mm, alleggerito con reticolo gyroid.

  2. Scelta tecnologia:

    • SLS se richiesto nylon ad alta resistenza.

    • Binder Jetting se necessario in metallo.

    • MJF se serve produzione in serie con superfici uniformi.

  3. Analisi FEM:

    • Carico: 100 N su denti.

    • Nylon PA12 (σamm=45 MPa\sigma_{amm} = 45 \ \text{MPa}).

    • Calcolo sezione minima →

    A=Fσamm=100451062,2106 m2A = \frac{F}{\sigma_{amm}} = \frac{100}{45 \cdot 10^6} \approx 2,2 \cdot 10^{-6} \ m^2

    → sezione reale progettata: 10 mm² ⇒ sicurezza garantita.

  4. Post-processing: sabbiatura (SLS/MJF) o sinterizzazione (Binder Jetting).

  5. Confronto: peso vs resistenza tra le tre tecnologie.


Conclusioni

  • SLS: ideale per prototipi funzionali complessi e robusti.

  • Binder Jetting: vincente per metalli e grandi lotti.

  • MJF: produttività industriale e superfici ottimizzate.

👉 Con questo modulo, lo studente capisce differenze, punti di forza e limiti delle tre principali tecnologie a polveri, e sa scegliere consapevolmente quale usare in base al progetto.


Commenti

Post popolari in questo blog

La scienza delle piccole grandi cose: Teoria della doppia copia: gravità e gauge a confronto

Corso di Algebra Elementare e Strutture Algebriche: 1 Polinomi

CORSO DI MECCANICA QUANTISTICA: 2 Misura Quantistica Sovrapposizione e Spin